
A-ri-fate presto?
Tante le novità di questi giorni.
Non ho né titolo né credibilità, ovviamente, per commentare quelle religiose in queste ore molto particolari per il cattolicesimo.
Anche se non mi astengo dal cogliere l’occasione per augurare a noi tutti che, attraverso di esse, si possa (perché no?) aprire una fase di crescita morale e spirituale, oserei dire di risveglio delle coscienze individuali.
Il momento è topico anche a livello nazionale.
La politica offre scenari nuovi ma che di vecchio mostrano confusione ed incapacità di far intravedere (al momento, almeno) soluzioni. I mercati, nel frattempo, sembrerebbero offrire un moderato ottimismo.
L’Italia non è sotto attacco speculativo e non lo è neanche l’euro.
Buon segno?
Chi ricorda il significato di un celebre titolo, a fine estate 2011, sulla prima pagina di un prestigioso quotidiano finanziario?
Quali commenti in questi giorni, per un analogo accorato richiamo formulato da un manipolo di intellettuali? E, soprattutto, la Lettizzetto appartiene alla categoria “intellettuali”?
😀
Uhm, il discorso serio sta da un’altra parte.
Non mi va di ripetere nuovamente che l’euro così com’è non può che star bene solo alla Germania che, a sua volta, non fa granchè per nasconderlo. La nostra Grande Amica annuncia beata che, grazie a disoccupazione ai minimi storici ed export ai massimi, i nostri compagni di classe potranno brindare, con birra e wurstel, al pareggio strutturale di bilancio che arriverà senza austerity entro un biennio.
Siamo felici per loro, s’intende: Deutschland über alles.
La politica prenderà atto dell’insostenibilità di una situazione che, nei fatti, ricade su famiglie ed imprese in difficoltà?
Come potrà, il nostro Stato, favorire la ripresa economica (pagamento dei crediti vantati dalle imprese, riduzione della pressione fiscale, ecc.) se il divario aumenta ogni giorno che passa?
E’ questa l’amicizia tra i popoli europei, indispensabile collante dei Trattati?
Nei recenti decenni si è rincorso il miglioramento dei rapporti deficit/PIL e debito/PIL con il rigore fiscale, dimenticando di incidere (contemporaneamente?) sul denominatore.
La Germania ha un debito pubblico leggermente superiore al nostro ma che, confrontato con il prodotto interno lordo, è nettamente inferiore (83% contro il 127%): cosa comporta tutto ciò?
Noi Italiani dobbiamo drenare risorse pari al 5% di quanto produciamo annualmente per pagarne gli interessi, mentre alla Germania basta il 2%. Ed è questo uno dei motivi della superiorità competitiva della Germania, a parità di valuta.
Per migliorare i parametri di bilancio è ora possibile ricorrere alle svendite (che business per chi compra…) del patrimonio pubblico: mah…
Qualcuno, in questo momento, potrà sorprendersi: non eri favorevole, caro Angelo, alle privatizzazioni (così si diceva una volta)?
Certo che sì. E lo sarò sempre, per vari motivi.
Ma la sensazione, in questo momento, che al bimbo gli si stiano rubando le caramelle è abbastanza forte e, sinceramente, un po’ fastidiosa… 😉
Beh, quel che potrebbe succedere non succederà, ma…se succedesse?
A chi l’aveva detto spetterà di diritto una bambolina? 🙂
Il futuro sorprende, infatti, chi non conosce la storia.
In molti pensano che la storia sia un fatto lontano e che non possa ripetersi. Altrettanti ritengono che possa accadere solo ciò che hanno visto personalmente, di cui hanno esperienza.
L’idea che la realtà si sviluppi in modo lineare, esclusivamente razionale, è accettata dalla maggioranza.
La quale, si sa, s’informa dalla cronaca…
Quindi, cos’accadrà?
Per i risparmi, l’unica certezza è la necessità di diversificare.
E quindi, sono disponibile (a livello individuale) a ripetermi: le soluzioni, eccole, già note.
Meno male!
^_^
PS.
Molto importante: i bimbi di Foggia (Opera Pia S. Michele) hanno bisogno di apparecchiature elettromedicali e quindi, per completare il progetto serve un nostro bonifico.
Mi rivolgo quindi agli uomini (ed alle donne) di buona volontà:
- IBAN: IT91E0760104000000009509775 di Poste Italiane,
- intestato a: Zio Mike Foundation
Anche piccoli importi sono graditi… …ma sono meglio quelli medi e grandi!!! ^_^
E per chi è cliente della ‘banca giusta’ il bonifico è gratuito!
😀
Grazie, grazie, grazie a nome dei bimbi.