Il Mondo Nuovo

Il Mondo Nuovo

Siamo nuovamente ammalati, circondati, assediati?I poteri forti, la speculazione, gli euro-burocrati: tutti, più o meno inspiegabilmente, coalizzati contro di noi?
Contro il Governo del Cambiamento, contro il Popolo, contro l’Italia?
Oppure, semplicemente, il nostro Stato vive, da tempo, al di sopra delle proprie possibilità?
Abbiamo mancato, clamorosamente, la ghiotta occasione creata da anni di crescita mondiale (quasi) senza precedenti e, contemporaneamente, non siamo riusciti a risanare il bilancio pubblico (tar-tassati mentre la spesa corrente non si è contratta affatto).
In questi anni, la politica monetaria della BCE (come delle altre principali banche centrali, in verità) ci ha permesso di pagare meno interessi sul debito pubblico che, nonostante ciò, ha continuato la sua crescita inerziale.
Una famiglia piena di debiti, che continua a spendere più di quanto guadagna e decide di incrementare ulteriormente le proprie spese, senza peraltro riuscire ad aumentare il proprio reddito, può non aspettarsi che i propri creditori richiedano un tasso d’interesse più elevato per ripagare il maggiore rischio?
Si tratterebbe, anche in questo caso, di un gomblotto?
Lo spread non significa altro che i titoli di stato italiani sono più rischiosi rispetto a quelli di altri paesi.
Ma c’è di più all’orizzonte.
La crescita economica mondiale è in una fase abbastanza matura: il ciclo rialzista in corso è uno dei più lunghi e forti di tutti i tempi: quindi è pronta la prossima crisi?
Ne parliamo in un altro post, ma c’è un dato di fatto: non ci sono più le condizioni globali per uno scenario di tassi bassissimi.
Gli USA e aree collegate stanno rialzando i tassi ormai da due anni.
L’Europa, con l’Italia fanalino di coda, ha una crescita più bassa e quindi mantiene tassi a zero; ma fino a quando?
L’andamento dei tassi in accordo con il ciclo economico non è una novità e si presenta, fisiologicamente, ad ogni crisi e con ogni ripresa.
Questa volta, però, c’è una grossa differenza: il livello, addirittura negativo, raggiunto dai tassi negli ultimi anni rappresenta il punto minimo di un calo progressivo durato 40 anni.
Per i risparmiatori, ciò ha consentito acquisti di titoli (ad es. BTP, obbligazioni bancarie o societarie, ecc.) a tassi alti e, spesso, pur con le normali oscillazioni, anche plusvalenze sul capitale.
D’ora in poi, e chissà per quanto tempo, lo scenario è estremamente diverso, probabilmente opposto.
Siamo quindi entrati, in riferimento ai tassi e al mercato obbligazionario, in un mondo completamente nuovo.
Problema: più di qualcuno pensa di continuare ad adottare, con successo e in barba al buon senso, gli stessi modelli d’investimento del passato.
Non a caso, più di un’indagine statistica indica che quello italiano tra i popoli meno educati finanziariamente; essere, al contempo, tra i più ricchi del mondo non è un buon mix.
Compito della categoria dei consulenti finanziari ed impegno di questo blog è supportare i risparmiatori a compiere le giuste scelte: non confondere le scadenze con gli orizzonti temporali, evitare il rischio specifico ed affidarsi invece alla diversificazione, non subire la volatilità ma utilizzarla come fonte aggiuntiva di rendimento.

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