L’Epifania porta “LA RESA DEI CONTI”

L’Epifania porta “LA RESA DEI CONTI”

Le nostre feste si concludono con il carbone, i dolcetti o con altri regali?
Posso permettermi, per una volta, di fare uno spot promozionale?
Se si, me lo spendo per il dono ideale, a mio parere, in questo momento: il libro La Resa dei conti, edito da Sperling & Kupfer, magistralmente scritto dall’amico Leopoldo Gasbarro.
Editorialista, opinionista, conduttore, scrittore, consulente e, soprattutto, una gran bella persona.
Una di quelle poche che ispirano la comprensione di cose complesse, spiegandole in modo semplice.
Basta una sua citazione del mitico Benjamin Graham, a proposito dell’impatto della finanza comportamentale sui rendimenti di ogni singolo risparmiatore, per capire dov’è il segreto:

“Il modo in cui si comportano i tuoi investimenti è meno importante di come ti comporti tu.”

Chi era Benjamin Graham?
Il ‘maestro’ di Warren Buffet, uno degli uomini più ricchi del mondo e più grande investitore di tutti i tempi.
E noi, come risparmiatori, cosa abbiamo bisogno di imparare?
Cosa può insegnarci Graham?
Quali emozioni proviamo guardando il rendiconto di nostri investimenti che hanno perso valore?
Disagio, disappunto, dolore.
Cosa siamo istintivamente portati a fare per evitare di continuare a provare queste negatività?
Vendere, subito, tutto: meglio fermare le perdite, salvare il salvabile.
Graham indica di fare il contrario: qualunque calo è temporaneo e rappresenta una formidabile opportunità, è solo una questione di tempo.
Tutto qua?
No, ma quasi: solo un ultimo dettaglio non da poco.
Il ragionamento tiene solo se si adotta la cosiddetta diversificazione, cosa complicata ed insidiosa se si acquistano singoli titoli, mentre è semplicissima quando si adotta lo strumento (praticamente) perfetto: il fondo comune d’investimento.
Perchè?
Immaginiamo una delle tante (troppe) fregature prese acquistando, magari anche a piene mani, qualche titolo più o meno di moda o più o meno ‘suggerito’ in potenziale conflitto d’interessi: soldi persi, tutti o quasi.
A volte no, si è guadagnato…. ma assumendosi quali rischi, spesso ignoti o sottovalutati?
Viceversa pensiamo ad un fondo, possibilmente globale o che almeno investa in più ampie aree geografiche e settoriali, anche non tra i migliori come qualità della gestione e costi: eppure è molto improbabile generare perdite significative, a condizione di adottare i suggerimenti di Graham facendo, cioè, il contrario di ciò che dice l’istinto.

Chi mi conosce, sa della mia passione per il golf.
Il Maestro dei Maestri, colui a cui si è sempre ispirato il grande Tiger Woods e, come lui, tutti i golfisti moderni, è stato certamente il mitico Ben Hogan.
Per descrivere il corretto processo di esecuzione del colpo di golf, dichiarò:

“Inverti ogni istinto naturale e fai il contrario di quello che faresti per inclinazione, e probabilmente arriverai ad essere molto vicino al perfetto swing.” (*)

Non so se Graham e Hogan si siano mai conosciuti ma, probabilmente a loro insaputa, sono arrivati all’essenza di ciò che è importante in entrambi i loro reciproci campi: il golf e gli investimenti.

(*) Citazione presa da www.golfpiu.it

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