
Pronti per la prossima crisi?
Ho sempre sognato di essere un guru: basterebbe prevedere in anticipo una grave crisi e campare di rendita, grazie alla fama conquistata, frequentando talk-show per il resto dei miei giorni…
Che sia, questa, la mia grande occasione di essere il nuovo Nouriel Roubini?
O mi toccherà, pure stavolta, continuare a lavorare?
E’ infatti sempre difficile prevedere una crisi. O meglio: una vera crisi, almeno finanziaria.
Spesso, infatti, il termine è abusato: ogni correzione, che duri settimane o mesi, di pochi punti percentuali o un po’ più consistente, viene percepita come una sciagura.
Intendiamoci: a chi piace andare a guardare il valore dei propri risparmi e vederli ridotti?
Il nostro cervello funziona così: proviamo più dolore per una perdita, rispetto a quanto piacere proviamo per un guadagno.
E’ per questo che sono molto diffusi i detti quali ‘pochi benedetti e subito’ piuttosto che ‘meglio un uovo oggi ecc.’.
Si spiega la naturale avversione al rischio dei risparmiatori e, nella stragrande maggioranza dei casi, ciò è una corretta forma di auto-tutela rispetto alle fregature.
In realtà, chi non riesce ad evitare i danni più grossi si orienta spesso verso soluzioni apparentemente innocue: dai titoli non quotati alle vere e proprie truffe tipo schema-Ponzi.
Si va a cuor leggero verso chi dice proprio ciò che ognuno desidera sentire…
Viceversa, a quale investitore non piacerebbe vendere ai massimi e ricomprare ai minimi?
In realtà, gli stessi meccanismi di cui sopra, portano ad adottare comportamenti spesso opposti: si vende sui cali, nel timore che proseguano fino ad azzerare il capitale, mentre si è portati volentieri ad investire in strumenti che ‘stanno rendendo’, ovviamente perchè il mercato è salito, nell’ipotesi che la crescita continui.
Non mi avventuro, in questa sede, in complesse dissertazioni di finanza comportamentale che ha prodotto ben due Premi Nobel per l’Economia negli ultimi anni (Daniel Kahneman nel 2002 e Richard Thaler nel 2017).
Per sintesi e semplicità mi spendo due celebri frasi di un personaggio che adoro (Warren Buffet).
“L’unico merito di chi fa previsioni finanziarie è di far apparire i cartomanti come delle persone perbene”.
“I mercati finanziari sono lo strumento per trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti”.