Sono fatti miei

Sono fatti miei

Purtroppo l’età avanza.
Il marchio di fabbrica della mia epoca si ritrova nei modi di dire, in ciò che è rimasto impresso nella memoria.
Ai miei (nostri) tempi, la TV era il principale media e la comunicazione di massa passava inevitabilmente attraverso di essa.
Gli spot, ad esempio, diventavano dei tormentoni: chi non ricorda la pubblicità dell’amaro, fatta dal belloccio Raz Degan?
‘Perchè bevo…? Sono fatti miei!’
Oggi più che mai, l’inno alla privacy di quei tempi riecheggia tra le pagine dei social networks.
Chi è sorpreso dalla vicenda Cambridge Analytica?
Fino a poco tempo fa, la maggior parte delle scelte, delle opinioni, dei fatti di vita quotidiana della maggior parte delle persone, rimaneva ignoto o circolava nella stretta cerchia delle proprie conoscenze.
Tutti sappiamo che non è più così; non servono investigatori privati per sapere i nostri fatti personali, perchè siamo noi stessi a comunicarli, attraverso i nostri post e i nostri click.
E, attraverso i cosiddetti Big Data, vengono clusterizzati, rielaborati, aggregati, analizzati, sminuzzati, digeriti e…. 😉
Persino i vecchi sondaggi sono ormai un superato ricordo.
Tutto viene utilizzato per conoscere le nostre abitudini, i nostri spostamenti, le nostre preferenze, affinchè l’offerta (merci, servizi, informazione, politica) sia sempre più mirata.
E’ sempre opportuno tenere a mente le intramontabili lezioni dei giganti del passato: Milton Friedman (Premio Nobel per l’Economia del 1976) soleva ripetere che nessun pasto è gratis.
Oggi, e fin dagli albori del web, si sa che ‘se è gratis, allora il prodotto sei tu‘!
Ovviamente, angelovalenzano.com è l’eccezione che conferma la regola…  😛
Viva il marketing, viva la tecnologia, viva il progresso!  😆

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