What’s…sell-off?

What’s…sell-off?

Chi non ha mai pensato, seguendo le notizie finanziarie in occasione dei cali di mercato, che si fosse davanti ad un tracollo senza fine?
Alzi la mano… 😎
Lo stile informativo, tende (generalizzando, purtroppo) ad esaltare qualunque notizia esasperandone i toni.
Vale per qualunque tipo di notizia….ma, perché?
Lo scopo ultimo dei media non è quello di far comprendere i fatti, come sarebbe forse opportuno, ma di tenere semplicemente incollato il telespettatore al video, far acquistare più giornali, ottenere più click possibili sul sito internet, ecc.
Tutto ciò, cari Amici, genera fatturato pubblicitario, legittimamente: “Non è certo dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che ci aspettiamo il nostro pranzo”, recitava ben 250 anni fa Adam Smith, il padre dell’economia moderna.
La natura umana è rimasta la stessa; ed è per questo che la scienza economica, pur basandosi su variabili quantitative, è stata spesso studiata ed approfondita meglio da filosofi, secondo qualcuno, che non da matematici.
Non a caso, per motivi altrettanto filosofici ed essere, quindi, realmente libero di scrivere SEMPRE ciò che ritengo giusto, a torto a ragione, ho preso e mantenuto la decisione di non avere alcuna pubblicità su angelovalenzano.com.
Sarà per questo che, spesso e volentieri, la mia comunicazione tende ad essere in controtendenza rispetto a quella delle usuali fonti informative?  😛

In ogni caso, utilizzo i recenti fatti per spiegare come funziona il vapore e consentire ad ogni singolo risparmiatore di avere qualche informazione di base che possa essere utile ad acquisire (e mantenere) i comportamenti idonei a beneficiare di quello straordinario motore di rendimento che sono i mercati.
Quando c’è ‘burrasca’ (Che tempo fa?) su qualche tema particolare (in questo periodo, ad esempio, le banche, o il petrolio, o la Cina…) il mercato punta il bersaglio e ciò fa crollare il valore dei relativi titoli.
Le variazioni negative, quasi per simpatia, iniziano a ‘contagiare’ anche gli altri, provocando un’accelerazione verso il basso degli indici, uno dopo l’altro: Tokyo, Parigi, Londra, Milano, New York….
Questo fenomeno di vendita generalizzato si chiama, appunto, sell-off.

In queste ultime settimane l’abbiamo vissuto a ripetizione, con una veloce diffusione fra i vari mercati (materie prime, azioni, obbligazioni, ecc.).
E fino a quando dura il contagio?
Ovviamente, questa è ‘la madre di tutte le domande’ e sarebbe pretestuoso, da parte mia, rispondere in questa sede.
Ma proviamo a dare, anche stavolta, il nostro minimo contributo: i cali generalizzati sono, di solito, ingiustificati se non dalle variabili speculative di breve termine; i mercati poi, com’è fisiologico, rimbalzano e ciò non avviene necessariamente per tutti nella stessa misura o in proporzione ai precedenti cali.
Altrettanto fisiologico è che, se il calo subito era ‘immotivato’, il rimbalzo sarà consistente o porterà addirittura prezzi superiori a quelli precedenti (il trend, in questo caso, sarà al rialzo).
Al contrario, su ciò che rappresentava il ‘vero’ problema, che magari tende ad avere un rimbalzo modesto o non averlo affatto, con prezzi inferiori a quelli precedenti (trend ribassista).

Non sottolineo questa volta l’importanza della diversificazione, sempre fondamentale, ma un altro aspetto che lo è altrettanto.
Alcuni mesi fa, il caro collega Nicola Marzullo, al quale mi lega un rapporto di fraterna amicizia, mi ha guidato sulla strada della ricerca del benessere psico-fisico: lo stile di vita, si sa, può portare un po’ di pressione alta ed invece cosa c’è di meglio della corsa per restare in forma?
Su suo suggerimento, ho acquistato abbigliamento adatto e, soprattutto, delle scarpe da vero professionista.
Il mio impegno è durato abbastanza poco, lo ammetto, ma la questione mi è restata impressa: se misurassi il tempo del miglior maratoneta del mondo sui primi cento metri della sua gara più importante, e lo confrontassi con quelli di Usain Bolt, il confronto sarebbe impietoso.
Ma se, impegnandosi allo spasimo, il maratoneta riuscisse paradossalmente a realizzare una performance da centometrista, le probabilità di mantenere quel passo (o di arrivare vivo…) al quarantaduesimo chilometro sarebbero minime.

La testa dei consulenti, insieme a quella dei propri assistiti, deve “sincronizzarsi” al cronometro: è il valore della pianificazione finanziaria, altrimenti vanificato da chi si fa prendere dalla paura o, viceversa, dall’ingordigia.

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